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giovedì 3 novembre 2011

La Dieta Del Sondino


Negli ultimi anni nel nostro paese sempre più persone obese hanno scelto come sistema per dimagrire la così detta “Dieta del sondino”; una particolare tecnica, molto criticata, che permette di perdere peso utilizzando un sondino nasogastrico. Ora tale metodica sbarca in Gran Bretagna, ed è subito polemica. A portare la tecnica nel Paese è stato Ray Shidrawi, un gastroenterologo di primo piano dell’Homerton University Hospital di Londra, che – riferisce il ‘Daily Telegraph’ online – esegue privatamente il “controverso trattamento messo a punto in Italia”, nella sua clinica di Harley Street. La “dieta della goccia che nutre”, ovvero la nutrizione chetogenica enterale, spinge il corpo in una “modalità di digiuno controllato”, costringendolo a utilizzare il proprio grasso per produrre energia. Secondo Shidrawi, in questo modo si perde tra il 4% e il 9% del proprio peso in ogni ciclo di trattamento (lungo 10 giorni). Il tutto, sostiene l’esperto, senza effetti collaterali e senza soffrire la fame. Il sondino – tecnica che in questi ultimi anni in Italia è letteralmente “esplosa” ed è all’esame del Consiglio superiore di sanità – “non è una cura per l’obesità, che richiede un cambiamento di stile di vita, ma un sistema sicuro e non invasivo per ridurre drasticamente il peso del paziente”, spiega Shidrawi, che l’ha provato personalmente, per perdere qualche chilo. Ogni nuovo paziente visitato ad Harley Street viene sottoposto a una misurazione di grasso corporeo, acqua, minerali e massa muscolare. Poi il medico inserisce un tubo sottile (1,9 mm) lungo dal naso fino allo stomaco. Al paziente viene dato un contenitore con una speciale formula in polvere da mescolare con un litro d’acqua due volte al giorno. La soluzione così ottenuta si mette in uno zainetto collegato a una piccola pompa portatile, che goccia a goccia fa arrivare la miscela direttamente nello stomaco del paziente. L’esperto ricorda che ogni ciclo si può ripetere dopo un intervallo di 10 giorni. In ogni caso dalla British Dietetic Association avvertono che la nuova tecnica non può ancora essere raccomandata: occorrono «più dati». E sulla stampa non mancano le perplessità degli esperti, legate alla drastica perdita di peso e al ridotto apporto calorico degli aspiranti magri con l’aiuto del sondino. Anche in Italia comunque non mancano simili polemiche per una metodica all’inizio usata per un motivo opposto, ossia nutrire forzatamente pazienti che per condizione o patologia non potevano farlo in modo autonomo. Mancano ancora dati che possano far comprendere meglio l’efficacia, ma soprattutto l’assenza di pericoli per la salute.

Andrea Lupoli

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