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martedì 28 febbraio 2012

Brainer, l’alleato elettronico contro le demenze


La tecnologia negli ultimi anni è stata impiegata sempre più al servizio della scienza. L’utilizzo di moderne apparecchiature ha permesso una “piccola” rivoluzione in ambito medico/scientifico riuscendo per esempio a rivoluzionare il mondo della diagnostica per immagini e di conseguenza migliorando il grado di diagnosi in campo medico. In un prossimo futuro vedremo sicuramente apparire strumenti elettronici e tecnologicamente avanzati che potranno migliorare in modo importante la qualità di vita delle persone ma soprattutto di quelle affette da patologie oggi ritenute “complesse”. Forse però il futuro è meno lontano di quanto si possa immaginare. È stato infatti presentato il 12 ottobre a Milano «Brainer», primo “brain trainer” scientificamente validato e completamente ‘made in Italy’. L’apparecchio è stato sviluppato da un’azienda inserita nell’incubatore di imprese del Politecnico di Torino. L’indagine sul valore di strumenti elettronici e sulle patologie neurologiche è stata a cura di Cinzia Negri Chinaglia, specialista in Geriatra e Riabilitazione Alzheimer presso l’Asp IMMeS e Pio Albergo Trivulzio di Milano, e di Giuliano Geminiani, specialista in Neurologia e docente di Neuropsicologia Clinica nel dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino. “Il concetto di training cognitivo si basa sul presupposto che attraverso una serie di esercizi ripetuti, gli individui possono migliorare qualsiasi prestazione mentale, analogamente a quello che avviene per il sistema motorio grazie all’esercizio sportivo – spiega Geminiani – e un training cognitivo clinicamente validato non solo migliora le prestazioni cognitive in compiti specifici, ma determina un aumento della plasticità cerebrale, che è il principale presupposto di una più ampia possibilità di riabilitazione delle funzioni intellettive”.La Dott.ssa Chinaglia ha inoltra aggiunto all’Adnkronos Salute che “Il termine demenza fa riferimento ad un insieme di sintomi che si manifestano con un declino progressivo delle funzioni cognitive a diversi livelli, vengono così coinvolte diverse abilità: la memoria, l’apprendimento, la facoltà di leggere e scrivere, la comprensione del linguaggio, la capacità di riconoscere gli stimoli provenienti dall’esterno. Le conoscenze sui meccanismi che causano la degenerazione e la morte dei neuroni sono tutt’ora lacunose. Si ritiene che vi siano, comunque, diversi fattori che possano provocare la malattia, agendo su un substrato genetico. È però certo che attività fisica, controllo del peso, attività mentale, vita socialmente attiva e una dieta mediterranea ricca di elementi antiossidanti e grassi insaturi abbiano un effetto protettivo”. Attualmente si stima che le persone affette da demenza in Europa siano quasi 10 milioni e circa 36 milioni nel mondo. Nel 2030, però, si presume arriveremo rispettivamente a 15 e 65 milioni. In questo scenario la ‘Brainer’, azienda che dà il nome all’apparecchio, è riuscita a realizzare una gamma di strumenti multimediali interattivi che allenano la mente e ne riabilitano specifiche funzionalità. “Sono disponibili diversi livelli di difficoltà per permettere una scelta adeguata in relazione alle problematiche individuali - si legge nella nota – Gli esercizi di ‘Brainer’ prevedono l’utilizzo del touch-screen, sistema che agevola l’utilizzo del mezzo informatico da parte di pazienti con deficit di varia natura e in contesti come quello domiciliare e ospedaliero”.

lunedì 20 febbraio 2012

Di Insonnia e Zerocalcare


In una delle primissime puntate di "Music&Medicine" parlammo di Insonnia commentando alcune pubblicazioni comparse sulle maggiori riviste scientifiche di settore e si cercò di approfondire il dato riguardante i rimedi di un problema che sembrerebbe affliggere quasi 12 milioni di Italiani, almeno secondo una revisione degli studi portata avanti recentemente dal The Lancet. Come spesso però accade, per far luce su un problema o per riuscire a comunicarlo nel modo più chiaro e diretto possibile, la scienza non ha strumenti immediati come quelli a disposizione invece al mondo del fumetto; e anche di questo ci siamo occupati già QUI e QUI e anche QUI (è bello "citarsi addosso" come direbbe il buon Woody Allen). Questa volta ci pensa Zerocalcare, fumettista romano, ad esternare i disagi legati proprio all'Insonnia. Nel suo breve racconto è facile trovare qualche sintomo tipico di questa condizione, salvo forse il caso delle braccia per il quale ho delle perplessità ma sicuramente rende bene l'idea di fastidio di chi non riesce a dormire nel proprio letto per le più svariate motivazioni.
Il resto della storia lo trovate QUI

"Pensare al futuro è frustrante per un insonne, perchè l'insonnia ti catapulta indietro nel tempo" -Zerocalcare-

giovedì 9 febbraio 2012

Anziani “arrapati” e malattie veneree


L'esplicito titolo del post racchiude in se l'essenza del post stesso. In effetti ai tanti e noti problemi di salute legati alla "Terza Età" si andrebbe ad aggiungere quello delle malattie a trasmissione sessuale. Un "gentile omaggio" dato dal noto farmaco Viagra utilizzato in particolar modo dalle categorie "over" che ha rilanciato la sessualità negli anziani riportando loro nuova vitalità e anche "nuove" infezioni. Il fenomeno è stato notato negli Usa e “certificato” dal Cdc di Atlanta, ma è in atto anche da noi secondo Giampiero Carosi, presidente della Società Interdisciplinare per lo Studio delle Malattie Sessualmente Trasmissibili (Simast). "I dati statunitensi sono paragonabili ai nostri – ha affermato Carosi – il fenomeno si vede bene ad esempio con l’Aids: in pochi anni l’età media del contagio è aumentata di 10-15 anni, e ora è di 40-42 anni per l’uomo e 30-32 per la donna, ma vediamo casi anche in persone di 50, 60 e persino 70 anni". Il Cdc ha lanciato l’allarme per la fascia 45-65 anni sia per la clamidia che per la sifilide: "Soprattutto la sifilide, insieme alla gonorrea, sta diventando un problema grave anche da noi" conferma Carosi, che è d’accordo anche nell’attribuire all’attività sessuale prolungata una forte responsabilità. "Le principali fonti di contagio per gli eterosessuali sono i rapporti con prostitute e travestiti, che notoriamente riguardano di più le persone un pò più avanti nell’età che si sentono “rassicurate” dall’uso del Viagra". Ecco dunque un nuovo scenario "medico" profilarsi all'orizzonte dove alle caratteristiche patologie come femori fratturati, Alzheimer e Fuoco di Sant'Antonio potrebbero aggiungersi le già citate AIDS, Gonorrea, Sifilide ed Epatiti legate storicamente soprattutto ad atteggiamenti sessuali promiscui e non protetti. Se il sesso è uno dei sistemi migliori per esorcizzare la morte, non riesco a non pensare ad anziani che muoiono per complicanze date da tali patologie. Li immagino nei loro letti, guardare le loro giovani badanti, malati ma forse ancora felici e probabilmente soddisfatti.

"Più si diventa vecchi, più si amano le indecenze." -Virginia Woolf-

martedì 7 febbraio 2012

La luce che brilla il doppio dura la metà


Perchè, dopo aver conquistato praticamente tutto il mondo conosciuto, è caduto l'Impero Romano? Perchè Varo perse tre legioni a Teutoburgo? Perchè dopo 15 anni è finito "E.R Medici in Prima Linea"? Perchè non vendono più i fiammiferi per accendersi una sigaretta? La risposta, nonostante i dettagli del caso, è perchè le cose cambiano e finiscono. La fine delle cose fa parte delle cose stesse e questo è un dato inconfutabile. Anche il Sole fra 5 miliardi di anni terminerà la sua attività e si spegnerà definitivamente. A tal proposito anche "Music&Medicine" termina, almeno per ora, il suo percorso radiofonico. La sua "fine" si inserisce nella normale evoluzione delle cose alla luce del fatto che le mie competenze sono richieste in altri settori. A differenza dell'Impero Romano o del Sole proseguirà la sua esistenza qui sul web, continuando ad informare rigurado novità e curiosità provenienti dal mondo scientifico e non solo... Vi aspetto dunque sul Blog, "Music&Medicine" prosegue in una nuova forma.


"La luce che brilla il doppio dura la metà" -Jimi Hendrix-
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