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lunedì 5 marzo 2012

Organi Artificiali


Nel racconto fantascientifico “L’Uomo Bicentenario” di Isaac Asimov il robot protagonista, che desidera fortemente assomigliare il più possibile ad un uomo in una sorta di “Pinocchio” del futuro, riesce ad inventare degli organi artificiali capaci di sostituire egregiamente quelli naturali non più funzionanti. Ma come spesso accade la fantasia anticipa la realtà. Recentemente infatti, dopo la vescica prodotta in laboratorio qualche tempo fa, sono stati creati altri 30 fra organi completi o parziali che nel giro di qualche anno saranno pronti per essere impiantati sull’uomo. Li sta studiando Anthony Atala, pioniere della medicina rigenerativa, che ha esposto il suo lavoro alla conferenza sulle staminali adulte tenutasi in Vaticano, Promossa dal Pontificio Consiglio per la Cultura. “Attualmente stiamo lavorando su 30 diverse linee – ha spiegato l’esperto – oltre alla vescica abbiamo ricreato e impiantato sull’uomo uretra, cartilagine, pelle, vasi sanguigni e altri organi di cui non posso parlare perchè i risultati non sono ancora stati pubblicati. Di sicuro nei prossimi anni ce ne saranno altri, anche se la strada verso organi complessi come cuore o fegato è ancora lunga, mentre è più vicina la produzione di parti, come valvole cardiache o isole che riproducono alcune funzioni del fegato”.  Chissà cosa direbbe oggi Asimov alla luce di queste innovazioni. Possiamo provare ad immaginarlo citando il robot umanoide Andrew che chiude il racconto dicendo: “Come robot avrei potuto vivere per sempre, ma dico a tutti voi oggi, che preferisco morire come uomo, che vivere per tutta l’eternità come macchina.”

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