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mercoledì 27 febbraio 2013

Mamma Peste


Dopo aver cancellato almeno un terzo della popolazione europea fra il 1347 e il 1352 la “Peste Nera” torna a far parlare di se, questa volta però sotto una nuova veste. Secondo uno studio pubblicato su Nature e condotto utilizzando Dna estratto da vittime della Morte nera del Trecento, le epidemie contemporanee possono aver avuto origine proprio nel Medioevo e proprio dalla Yersinia Pestis (questo il nome dell’agente eziologico della Peste Nera). La mappatura del genoma del bacillo che causò la peste nel Trecento ha permesso, infatti, ai ricercatori diretti da Johannes Krause dell'Universty of Tubingen (Germania) di confrontare il profilo genetico del batterio antico con quello dei batteri moderni. Una ricerca in parte anticipata recentemente, con uno studio pubblicato su 'Pnas'. Grazie alle nuove tecnologie, che permettono la ricostruzione e la mappatura del Dna da campioni antichi, i ricercatori hanno potuto sapere di più sulla “Morte nera”.
“I dati del Dna dimostrano che questo ceppo batterico è l'antenato di tutte le pestilenze presenti oggi nel mondo e che ogni attuale focolaio di infezione deriva da un discendente della peste medievale” afferma Hendrik Poinar, genetista della McMaster University, tra gli autori dello studio.  
Quell'epidemia fu infatti un esempio chiave di un'infezione emergente, caratterizzata dalla rapida diffusione e dall'elevata mortalità. L'analisi indica inoltre che la Morte nera fu il principale evento storico responsabile dell'introduzione e della disseminazione a livello globale dei ceppi del bacillo ancora circolanti. Non solo, “Grazie ad una più approfondita conoscenza dell'evoluzione di questo patogeno letale - aggiunge Poinar - si apre una nuova era per la ricerca sull'infezione”. Secondo Johannes Krause, dell'Università di Tubinga, (l’altra prestigiosa università che ha partecipato allo studio nda) “Usando questa nuova metodologia sarà possibile studiare il genoma di ogni patogeno del passato. Questo ci darà una visone più dettagliata dell'evoluzione dei patogeni umani e delle pandemie storiche”.

"La carestia, la peste e la guerra sono i tre ingredienti più famosi di questo mondo" -Voltaire-
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