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venerdì 31 maggio 2013

Come i Google Glass rivoluzioneranno, forse, la medicina -Parte 2-

Foto: David Rajaratnam tramite Google+
Nel precedente post ho cercato di riassumere cosa siano e a cosa servano i tanto pubblicizzati Google Glass (QUI nel caso non lo aveste letto). Andiamo subito al punto introdotto dal titolo del post. Alcune società americane che si occupano di salute hanno velocemente immaginato degli usi estremamente interessanti riguardo gli occhialini di Google. Tralasciando infatti l'aspetto sociale di questo strumento e le eventuali possibilità ludiche messe a disposizione; i Google Glass potrebbero rivelarsi un'arma in più in supporto a medici e paramedici ma anche, cosa fondamentale, ai pazienti.
Partiamo dal principio, qualche mese fa Google ha indetto un concorso per aggiudicarsi la possibilità di vincere un paio dei suoi super occhiali; occhiali che attualmente hanno un costo previsto di 1500 dollari (1150 euro circa). Utilizzando su Google+  l'hashtag #IfIHadGlass era possibile rispondere alla domanda: "Se avessi i Google Glass cosa ci farei?"
Molti utenti della rete si sono cimentati nella risposta, anche in modo fantasioso, alcuni ne hanno ipotizzato invece possibilità più serie. Particolarmente interessante la risposta della società Pharma Forward specializzata nello sviluppo di strategie di Marketing Digitale complesso in supporto alle società farmaceutiche, di biotecnologia e più in generale di assistenza sanitaria. La Pharma Forward, come alcuni altri utenti, ha visto nei Google Glass uno strumento in grado di offrire alcuni "super poteri" ai medici. In primo luogo i GG potrebbero fornire una prima diagnosi, del paziente, al medico che lo sta visitando. Attraverso il riconoscimento di segni e sintomi "visivi" gli occhiali fornirebbero al medico indicazioni su alcuni parametri vitali (come temperatura, pressione, polso, saturazione di ossigeno). Cosa ancora più importante il medico potrebbe avere accesso in un battito di ciglia (tanto per rimanere in tema) a tutti i dati presenti sulla cartella clinica del paziente che in quel momento sta guardando, con le relative indicazioni lasciate dai suoi colleghi, ottimizzando in questo modo i tempi e i relativi costi. Addirittura secondo la rivista on line iMedicalApps gli occhiali potrebbero: 

  • Scattare foto o registrare un video ed inviarli in tempo reale ad un medico specializzato per un consulto chirurgico. 
  • Sovrapporre esami diagnostici strumentali (TAC, Risonanza Magnetica) fornendo al medico una immediata visione d'insieme
  • Sovrapporre Coronarografie e/o Angiografie dando così la possibilità al cardiologo di controllare alcuni dati; magari durante un altro esame diagnostico.
  • Un farmacista potrebbe verificare immediatamente la presenza di un farmaco in magazzino tramite scansione della ricetta.
  • Un fisioterapista sarebbe in grado di osservare le sessioni passate con un paziente tramite registrazioni precedenti, sovrapponendo poi l'attuale gamma di movimenti e identificandone variazioni e progressioni.




La lista è molto lunga e le ipotesi di utilizzo sono vastissime. Il Dott. Daniel Kraft, esperto in telemedicina, ha commentato al riguardo: " La realtà aumentata potrebbe fare per il corpo umano ciò che i sistemi come OnStar hanno fatto per le auto. Invece di una spia di controllo motore in forza alle automobili, il sistema di realtà aumentata potrebbe avere una "luce spia" del corpo capace di indicare che è il momento di andare da un medico." L'aspetto più interessante rimane quello legato all'utente finale; al paziente. Secondo la Rivista On Line "Medical Daily"  il paziente sarebbe capace, con molta facilità, di verificare le caratteristiche del farmaco che sta assumendo; leggerne i principi attivi e gli effetti collaterali, consultare una sorta di bugiardino virtuale. Gli occhiali potrebbero così allertare il malato nel caso stia assumendo il farmaco sbagliato o lo stia assumendo in eccesso rispetto alla prescrizione medica. Infine, molto semplicemente, gli occhiali potrebbero avvertire il paziente, ad una determinata ora, che è il momento di assumere i farmaci prescritti evitando di saltare così la terapia. Non rimane dunque che attendere la fine di questo 2013 dato che la versione ufficiale destinata al mercato non sarà disponibile prima di tale periodo.


Foto: Lily Bradley tramite Google+



Foto: Inno. W. Borders, tramite Google+


Foto: Inno. W. Borders, tramite Google+





Parte 1


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